Fotoromanzo dedicato a Lia
Kolossal n. 58 del settembre 1979
Soggetto: Raf Conero – Regia: Paolo Brunetti – Fotografo: Claudio Morico
Attori: Max Delys – Gioia Scola – Simona Pelei – Riccardo Bonacchi – Adriana Rame – Sherry Buchanan – Vittorio Richelmy – Enzo Colajacono – Silla Bettini
Dove sei Lia? Ti trovo nei miei ricordi… ti vedo confusa tra i volti di tutte le “ragazzelancio” che mi aspettano là fuori dei cancelli. Dove sei Lia? La tua voce è nel vento… i tuoi occhi illuminano la mia notte…
Salve, mi chiamo Max e sono uno degli attori della “Lancio”. La mia vita? Siete curiosi di conoscerla? Niente di più facile. Accodatevi e seguitemi…
Il primo ostacolo. il più simpatico e il più duro da superare. Le fedelissime, quelle che non si stancano mai. “Calma, ragazze, lasciatemi entrare, come al solito sono in ritardo.”
Sono Lia. Sono nata in una borgata romana. Una ragazza come tante, solo più jellata delle altre. Il perchè lo so io e me lo tengo.
“Bello, alto, vitaminizzato, pieno di spocchia. Lo detesto, anche se è un bravo ragazzo. Da quando mi sono lasciata baciare da lui in un Cinema ha deciso chissà cosa, ma se lo sogna.”
Lia: Vado dalla sarta a ritirare un vestito di mia madre. “Poveraccio, aspetterà un bel po’, non sa che la casa ha due portoni. Quando se ne accorgerà, io sarò già alla Lancio.”
Lia: “Alla Lancio non ci vado tutti i giorni, solo quando deve girare Max, è lui che voglio. Ormai è un chiodo fisso, un incubo, una voglia matta, ecco. Peccato che lui non mi fili per niente”
Max è già entrato e sta girando una scena
Max: “Il meraviglioso lavoro di sempre, la ricerca del personaggio, dei toni giusti, dell’atmosfera.
Regista: Quelle luci… più basse… Non voglio vedere tagli di luce su Simona! Rifate il bacio, voi due!
Max: Non fatevi delle idee sbagliate. I baci sono una finzione scenica. Una volta, all’inizio della carriera, tentavo di fare sul serio, ma poi… ho capito che il lavoro da noi, è una cosa troppo importante.
Max: “E anche questa giornata, come tutte le altre, è finita. Ho un appuntamento con una donna, com’è? Normale, come tutte le altre. E, come tutte le donne, è in ritardo cronico, fin troppo. E’ già passata mezzora e forse non è potuta venire. “
Lia: Giornata normale come tutte le altre. Alla Lancio non ho visto Max e sono andata a ritirare il vestito di mia madre dalla sarta… E d’improvviso lo vedo. E’ come un colpo di vento che mi scompiglia i capelli. E, altrettanto all’improvviso, mi sento stranamente calma, tranquilla”